Mirco Pieralisi - 17-03-2007
Sono arrivate e arrivati a migliaia, da decine di scuole, mamme, papà bambini e bambini. Si sono rivisti i vecchi striscioni delle scuole riverniciati per l'occasione e tanti nuovi cartelli, adesivi fatti in casa, palloncini. C'erano le vecchie bandiere riforma Moratti bocciata, ma un apposito adesivo trasformava Moratti in Fioratti. C'era l'allegra confusione di tutte le manifestazioni vere, nate dal basso, dove ci si cerca, ci si perde e ci si ritrova, con gruppi di bambine e bambini che scappano in testa al corteo per farsi fotografare e qualcuno che, cercando quelli della sua scuola, li trova in tre posti diversi. Un corteo allegro, stupito di se stesso, che ricordava i giorni della protesta contro la Moratti, ma con tantissima gente che allora non c'era perché a scuola stava solo per entrarci. Le mamme che in questi giorni hanno parlato nelle assemblee, tenuto la conferenza stampa, preparato cartelli e convinto tante come loro a venire in piazza, si guardavano intorno e si scambiavano infiniti "hai visto?"
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